FERMO,
PALIO (CON POLEMICHE)
E SAGRE, SAGRE, SAGRE
Leggo sul Corriere dello Sport che attorno a Fermo e al suo palio c’è polemica per l’utilizzo dei purosangue. Con nomi di fantasia che sostituiscono quelli con cui i cavalli sono noti negli ippodromi italiani. Ma Egle e io ci godiamo lo stesso lo spettacolo.
La sera del 13 agosto c’è, in Piazza del Popolo, lo spettacolo della Tratta dei Barberi, cioè l’abbinamento dei cavalli alle 10 contrade. Sfilata storica in costume di grande suggestione e sbandieratori. Mi compero una bandiera (la più bella!) della contrada di San Martino. E il 15 si corre il palio dell’Assunta. Vince la finale Capodarco, che esce dalle batterie assieme a Torre di Palme, Pila, San Martino, Molini Girola. Proprio spettacolo. Non mi pare che i cavalli soffrano o corrano rischi.
Che bello stare nella piccola Fermo, tutta in salita, con in cima la cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta dagli splendidi portale e rosone. Ci trovo una mostra di macinini da caffè, la mia passione, la mia collezione. Con le sue trattorie, con la gentilezza e la disponibilità della sua gente. Con il suo parcheggio alberato (il camper spende pochissimi euro per una giornata) ai piedi dell’ascensore che porta in centro. Proprio bene.
A Fermo arriviamo da Firenze, attraversando il paesaggio dolce delle colline appenniniche. Sul versante marchigiano acquistiamo, lungo la strada, i sacchi delle locali patate rosse, l’aglio profumato, il farro che promette squisite zuppe.
…E cominciamo a navigare nell’universo delle sagre. Mai vista più alta densità di paesi in sagra come attorno a Fermo (e nelle Marche). Naturalmente non c’è nulla di sacro (come vuole l’etimo del termine). Ma si sta insieme, si mangia bene per pochissimi euro, si gode della gentilezza dei volontari che tengono in piedi la macchina delle sagre e che producono risorse finanziarie preziose e destinate a riversarsi sulla comunità. Conosciamo camperisti che stanno lì cambiando un paese al giorno.
Noi approdiamo intanto a Pedaso. Che è il massimo. Sagra delle cozze, poi si gira il cartello ed è subito sagra degli arrosticini. Una di seguito all’altra. Senza soluzione di continuità.
Per tutti gusti. C’è chi sta sul generico. A San Tommaso si lavora alla sagra del pesce. A Caldarette Ete va in scena la sagra della grigliata. A Villa Musone (in provincia di Ancona, ma siamo là) carne alla brace tutte le sere. Ma c’è chi si specializza, pesce, soprattutto. A Fano (provincia di Pesaro Urbino) si celebra il festival del brodetto e delle zuppe di pesce. A Montelparo c’è la sagra del baccalà. A Moresco si gusta la polenta con le vongole. Sagra delle vongole anche a Marina Palmense. Piccante sagra della bruschetta a Osimo. A Rubbianello si assaggia la “passera ’mbriaca”, piatto di tagliatelle condite con sugo a base di vino Passerina (e tagliata della Valdaso). A Massignano (Ascoli Piceno) non si sbaglia: sagra delle tagliatelle. A Marina di Altidona non si reca torto a nessuno: sagra delle tagliatelle e del pesce fritto.
Passiamo alla carne. Festa della tagliata di carne marchigiana a Casinina (Pesaro Urbino). Il quattrozampe più gettonato è ovviamente il maiale: sagra del maialino allo spiedo a Morrovalle (Macerata). Sagra della salsiccia (rigorosamente alla brace) a Carassai (Ascoli Piceno). A Francavilla d’Ete ecco la sagra del maialino e delle patate al forno. Montefiore dell’Aso (Ascoli Piceno) batte tutti con la sua maialata in piazza. Maiale e poi cinghiale: a Ponzano di Fermo si mangia alla sagra del cugino selvatico del porco. Con botto finale. Per noi che veniamo da Treviso è una bella sorpresa scoprire che a Valmir di Petritoli si danno appuntamento gli amanti dello spiedo alla trevigiana e (ti pareva che potesse mancare?) del prosecco.
A qualche sagra abbiamo partecipato. Di tutte le altre (e chissà quante ce ne sono) abbiamo avuto notizia censendo i manifesti lungo l’Adriatica. Una foresta, un oceano.
Nutriamo un po’ anche il cervello, tuttavia. A Fermo, all’ex-mercato coperto e per tutto il mese di agosto, c’è Riù Libri, mercatino del riuso e del baratto di libri e di testi scolastici usati. Benedetti.